Esame mammografico: come prepararsi all’esame e cosa aspettarsi
In un articolo precedente ti abbiamo spiegato che cos’è la mammografia e quando farla: un esame diagnostico del seno effettuato con raggi X che permette la diagnosi precoce di patologie neoplastiche circoscritte all’area esaminata.
Ora vogliamo darti tutte le informazioni necessarie per prepararti al meglio a questo esame.
Sapere quali sono i passi da compiere per prepararsi all’esame mammografico infatti può aiutare la paziente a sentirsi meno in ansia ma, soprattutto, può servire ad aumentare la precisione dei risultati.
Ecco un piccolo vademecum utile.
1. La programmazione dell’esame
Durante il periodo mestruale – o subito prima – il seno risulta dolorante e più sensibile. Per questo motivo, è consigliabile eseguire l’esame almeno due settimane prima del ciclo, o almeno 7 giorni dopo la sua fine.
Attenzione anche a:
- allattamento;
- piccole lesioni al seno;
- infezioni in corso.
In uno di questi tre casi sopraelencati, prima di prenotare l’esame è meglio rivolgersi al proprio medico curante.
2. Mammografia dolorosa? Ecco come ridurre il fastidio
L’esame mammografico viene effettuato tramite la compressione del seno tra due piastre, al fine di ottenere un’immagine stratificata chiara.
Questa sorta di pressione, a volte viene mal tollerata dalle pazienti, che ritengono la metodologia fastidiosa o, in alcuni casi, insopportabile perchè dolorosa. Per ridurre il dolore al seno dopo la mammografia e durante si possono, però, adottare dei piccoli accorgimenti, come ad esempio:
- prendere un antidolorifico prima della mammografia;
- utilizzare una crema anestetica sulla zona;
- chiedere al tecnico di adattare lo schiacciamento del seno alla propria sensibilità;
- respirare lentamente per alleggerire la tensione;
- evitare caffeina e cioccolato, che rendere il seno più sensibile.
In questo modo l’esame sarà più semplice.
3. La corretta idratazione
Prima della mammografia idratarsi in maniera adeguata può essere di supporto al buon esito dell’esame. È infatti consigliabile bere molta acqua nelle ore che precedono l’esame.
Quanto a profumi, deodoranti e creme possono interferire con i raggi X, specie se contengono piccole particelle di alluminio.
Se è importante astenersi da beauty routine super accurate, non è invece richiesto il digiuno o l’evitare specifici alimenti.
4. L’anamnesi
Quando ci si reca in ospedale o in un laboratorio autorizzato per effettuare una mammografia, è consigliabile portare con sé tutti gli esami diagnostici eseguiti in precedenza, per consentire ai tecnici di analizzare la situazione attuale in rapporto a quella pregressa.
Inoltre, è importante fornire al medico radiologo tutte le informazioni più importanti sul proprio stato di salute, come ad esempio:
- diagnosi di cancro al seno;
- presenza di problemi al seno di altro tipo;
- screening o biopsie richieste in passato;
- presenza di protesi;
- eventuali procedure chirurgiche eseguite;
- allergie di tipo dermatologico;
- preoccupazioni o dubbi.
Anche in questo caso, l’accuratezza delle informazioni fornite può rivelarsi fondamentale per il buon esito della diagnosi.
5. L’interpretazione dei risultati
Molte donne che si sottopongono all’esame hanno paura dell’esito della mammografia ma spesso ricevono un falso positivo.
Quando l’esame rileva la formazione di una massa, non significa necessariamente che si tratti di una neoplasia con conseguenze catastrofiche. Per comprendere la natura del problema riscontrato, infatti, è necessario eseguire una lunga serie di ulteriori accertamenti, quali ad esempio:
- esame del seno;
- ultrasuoni;
- un nuovo esame mammografico;
- risonanza magnetica;
- analisi del sangue;
- biopsia.
Per finire, un consiglio: è da evitare, in ogni caso, di affidarsi a Google per la comprensione di referti e risultati. Un medico di base o uno specialista sono senza dubbio più qualificati alla risoluzione di dubbi, paure e domande.